DescriVEDENDO

 

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Raccontare l’Arte

Sabato 2 dicembre, in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, presso la Casa Museo Boschi Di Stefano in via Jan 15, Milano è stato ufficialmente presentato il progetto DescriVEDENDO, nato dalla collaborazione tra ANS, Associazione Nazionale Subvedenti e l’Unità Case Museo e Progetti speciali del Comune di Milano e con il patrocinio dell’ICOM .
DescriVEDENDO è un progetto nato un anno fa per chi non può vedere, ma anche per chi non sa più vedere, un approccio all’opera d’arte che crea  un ponte fra persone con disabilità visiva e persone vedenti, mettendo al centro la pittura quale occasione di incontro e dialogo inclusivo
“Quale sarà il futuro dell’immaginazione individuale in un mondo di immagini? Siamo così bombardati da immagini, che è sempre più difficile che qualcosa colpisca la nostra immaginazione.” Queste le parole di Italo Calvino, che ne “Le lezioni americane” del 1985 anticipava il rischio di perdere la capacità d’immaginare.
Da una lunga e accurata ricerca sperimentale sono nate le Linee Guida, depositate dall’ ANS presso la Siae: una formula open-content, disponibile gratuitamente a tutti coloro che ne vorranno fare uso. Esse offrono indicazioni circa gli elementi più efficaci, o da evitare, quando si descrive un dipinto, con un linguaggio condiviso per esplorare a gustare insieme l’arte.
Marco Boneschi, curatore e ideatore del progetto, spiega come una descrizione efficace dei contenuti di un quadro aiuti anche le persone normovedenti, che, nel puntualizzare l’osservazione e l’esposizione, comprendono in modo più approfondito la differenza tra consumare troppo voracemente un’opera con lo sguardo e porsi di fronte ad essa con un atteggiamento più riflessivo e consapevole.
L’esperimento aveva visto una prima fase, all’inizio di novembre: a undici persone normovedenti , nel ruolo di soggetti “descrittori”, era stato chiesto di costruire, seguendo i suggerimenti delle Linee Guida, una narrazione  in grado di trasferire ad altri i contenuti della tela di Giorgio De Chirico “La scuola dei gladiatori: i combattenti”, un dipinto visibile nella Casa Museo, tra i numerosi acquistati  e collezionati dai coniugi Boschi di Stefano nella prima metà del ‘900.
Casa Museo Boschi di Stefano è uno scrigno meraviglioso di arte, quadri e sculture, inserito in un’abitazione anni 1930, opera dell’architetto Piero Portaluppi,  con finiture, arredi e suppellettili d’epoca, gioielli artistici raccolti dai proprietari e donati, assieme alla casa, alla città di Milano.
Nella seconda fase della ricerca e sulla base del confronto e della valutazione dei soggetti “ricevitori”, anch’essi partecipanti all’esperimento, è stata realizzata una descrizione finale, il più possibile omogenea ed approfondita, che il 2 dicembre Marco Boneschi ha letto davanti alla tela coperta da un drappo, sì che gli astanti potessero provare l’esperienza della descrizione seguita dalla visione.
L’esperimento è stato efficace e gli applausi sinceri.
La dott.ssa Maria Fratelli direttrice dell’Unità Case Museo e Progetti speciali del comune di Milano si è impegnata a proseguire questo lavoro in network con altre strutture museali della città.

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